San Tommaso d'Aquino, lettore del Cantico dei Cantici

I commenti scritturali, le prediche e altre opere di Tommaso d'Aquino (1225-1274) includono molti riferimenti al Cantico dei Cantici, una poesia ispirata che egli vede come una profezia che celebra le nozze di Gesù Cristo e della Chiesa. I versi relativi all'amato gli permettono di evocare le perfezioni fisiche e morali di Cristo e di illustrare i "misteri" della sua vita. Quanto alla figura dell'amato, essa si riferisce simultaneamente alla Chiesa, alla Vergine Maria, tutta bella e immacolata, e ad ogni anima fedele, per la quale il Cantico segna il culmine di un cammino spirituale che culmina nella perfetta carità.

Attraverso l'uso delle citazioni del Cantico, san Tommaso rivela qualcosa della sua "spiritualità": l'attenzione alla dimensione emotiva, innamorata della vita spirituale, più marcata di quanto si potrebbe pensare in un teologo talvolta considerato troppo "intellettuale"; l'intimo legame tra perfetta carità, contemplazione e predicazione, e un'onnipresente tensione verso la piena comunione in cielo.

Già studente dell'ENS, domenicano, Serge-Thomas Bonino è attualmente segretario generale della Commissione teologica internazionale di Roma, consulente presso la Congregazione per la dottrina della fede, presidente della Pontificia Accademia di San Tommaso d'Aquino e decano della Facoltà di Filosofia dell'Angelicum. Egli è l'autore di Dio, Colui che è (De Deo ut uno) e Angeli e Demoni.